Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Lunedì 26 Settembre 2016

Lago d'Aviolo: un piccolo gioiello










Era da un po' che avevo messo in programma una gita al Lago d'Aviolo, dopo che un amico con casa a Vezza d'Oglio mi aveva fatto vedere alcune foto, così approfittando di un lunedì di ferie e della compagnia dell'amico Luca, che ormai ci ha preso decisamente gusto a venire in montagna, ho deciso di smarcare questo "sospeso".
Arrivati a Vezza d'Oglio si prende la direzione per la Val Paghera e dopo il rifugio Alla Cascata, in prossimità della partenza della teleferica, parcheggiamo l'auto.
Un evidente cartello indica l'imbocco del sentiero che entra nel bosco; si procede agevolmente ma fin da subito il percorso tira verso l'alto con decisione, inerpicandosi in una stretta valletta.
I panorami che si aprono alle spalle salendo sono fin da subito molto interessanti, ma è arrivando al
Rifugio Sandro Occhi, nella conca del lago d'Aviolo che lo spettacolo della natura diventa sempre più evidente.





Il lago d'Aviolo, di origine glaciale, si trova in una vasta conca a 1.900 metri, in parte occupata dal lago ed in parte dalla relativa torbiera in cui si intersecano numerosi corsi d'acqua cristallina in modo semplicemente stupefacente.


Ne approfittiamo per fermarci un po' ad ammirare le acque del lago, che illuminate dal sole sono di un verde smeraldo da lasciare a bocca aperta, mangiare qualcosa e scattare un sacco di foto a tutti gli scorci possibili.



Dopo il rifugio il sentiero - evidentissimo e segnatissimo - costeggia il lago sulla sinistra conducendo alla zona occupata dalla torbiera, dove si trova un osservatorio faunistico ed una palestra di roccia.




Trovandoci davanti a montagne di una certa importanza, ci viene voglia di salire un po' di quota, così seguiamo l'agevole sentiero che sale ai 2.320 metri del Passo della Gallinera, da cui si può ridiscendere verso Edolo, e dove in posizione molto panoramica si trova il bivacco Valerio Festa, dotato di 11 posti letto.




Ci si trova al cospetto di monti che sfiorano o superano i 3.000 metri, come il Baitone, dove già un po' di neve ha fatto la sua comparsa, e mi ritrovo a fare fotografie a tutto spiano incantato dai giochi di luci e ombre che il sole e le nuvole disegnano su queste splendide montagne.






Il ritorno avviene sullo stesso sentiero percorsa nel salire, con un ulteriore sosta prima alla torbiera e poi nei pressi del lago a fare di nuovo foto con una luce diversa, che però purtroppo valorizza di meno il colore dell'acqua.

























L'escursione fatta ha una lunghezza di circa 9 km e non presenta alcuna difficoltà; la traccia gps può essere scaricata da qui.




Lunedì 3 giugno 2019 Cascata di Prà Lavino da Passo Tremalzo E' passato un sacco di tempo dall'ultima escursione, davvero troppo, ed...