Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

28 Ottobre 2016

La potenza dell'acqua: Cascate del Dardagna




Era da un po' che avevo in mente di andare a vedere le famose cascate del Dardagna, l'unica cosa che un po' mi frenava era la distanza da Cremona (3 ore d'auto per arrivarci sono un vero e proprio viaggio), però alla fine mi sono deciso: fotografare le cascate mi piace immensamente, farlo in veste autunnale è ancora più suggestivo, quindi sono andato a farmi questo giro in solitaria.
Si può parcheggiare l'auto in prossimità del Santuario della Madonna dell'Acero ed al suo famoso acero, appunto; il santuario è piuttosto caratteristico: peccato che in questo periodo dell'anno nei giorni feriali non sia aperto per dare un rapido sguardo all'interno e quindi mi accontento di ammirarlo da fuori.










Mentre un piccolo gruppetto di altri escursionisti prende il sentiero che sale dietro al Santuario, che io userò al ritorno, prendo il sentiero che parte poco sotto (331a) ed in breve scende al letto del torrente Dardagna e permette poi di risalirne il corso.
Le foglie secche con i colori autunnali la fanno da padrone ovunque ci si giri, il silenzio è totale, ad eccezione dello scroscio costante delle acque dell'ormai vicino torrente.







Il torrente è splendido, ma dove sono le mitiche cascate? Eppure non mi sembrava che la traccia che avevo deciso di percorrere mi allontanasse troppo dai salti d'acqua... Con questo dubbio continuo a camminare sul fianco sinistro del corso d'acqua, fino a che finalmente la prima vera cascata del Dardagna spunta sullo sfondo, anticipata dal fragoroso rumore dell'acqua che cade.



Avvicinandomi capisco subito che mi fermerò un bel po' di tempo a fotografare in tutti i modi e da tutte le angolazioni possibili queste splendide cascate.





La prima cascata è molto bella, ma so che ce ne sono altre in rapida successione appena oltre, quindi riprendo il cammino; qui il sentiero diventa dapprima "scalinato" e poi compare un corrimano/balaustra che impedisce di andare in zone esposte.
Anche la seconda cascata non delude e metto in conto un'altra bella sosta per immortalarla al meglio.



Infine la terza cascata, che forse paga un po' il fatto di essere appunto la terza, e quindi stavolta la sosta fotografica è decisamente più breve.



Abbandonato il corso del Dardagna mi dirigo verso il lago del Cavone, dove volendo si può arrivare anche in auto, visto che poi da qui partono i primi impianti di risalita del Corno Alle Scale, e non nascondo la mia delusione nel momento in cui arrivandoci mi accorgo essere praticamente del tutto prosciugato; per consolarmi mi fermo all'area pic-nic proprio li accanto per consumare i miei panini.
Dopo la breve sosta prendo la strada del ritorno, visto che ho perso molto tempo a fotografare le cascate e che soprattutto mi aspettano altre 3 ore di viaggio una volta arrivato alla macchina per tornare a casa, quindi non voglio fare troppo tardi.
Ormai non mi aspetto di vedere più nulla di interessante che mi faccia sganciare per l'ennesima volta il treppiede dallo zaino, invece vengo clamorosamente smentito e dopo un ponticello mi ritrovo ad ammirare, appena sulla destra del sentiero, una piccola cascata davvero molto fotogenica.






Ormai manca poco alla macchina ma il sole fra gli alberi con i colori autunnali riesce sempre a creare un piccolo spettacolo incantato.



Questo il tracciato ed il profilo altimetrico dell'escursione: niente di lungo (circa 7 km in tutto) o faticoso, né tantomeno di particolarmente avventuroso, anzi, però il piacere di aver passato qualche ora in uno scenario naturale così rigoglioso è davvero enorme.
La traccia gps può essere scaricata da qui.




Lunedì 3 giugno 2019 Cascata di Prà Lavino da Passo Tremalzo E' passato un sacco di tempo dall'ultima escursione, davvero troppo, ed...