Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Mercoledì 19 Settembre 2018

Val di Scalve: ai laghi di Varro e di Cornalta



Dopo le escursioni d'agosto sui monti dell'Abruzzo è tornato il momento di visitare le montagne lombarde, così coinvolgendo l'amico e collega Luca programmiamo un giro in Val di Scalve, in provincia di Bergamo, sulle Alpi Orobie.
Luca, come al solito, mette le mani avanti dicendo di non essere molto in forma, ma io gli prometto che sarà un giro tranquillo e soprattutto in un ambiente splendido....alla fine però tanto tranquillo non è stato, oggettivamente, e Luca deve avermi stramaledetto per un sacco di tempo!
Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio accanto al Santuario della Santissima Trinità di Vilmaggiore imbocchiamo il sentiero che si stacca dalla strada ed iniziamo a salire immersi nel bosco.
Fin da subito Luca capisce che proprio tranquilla tranquilla l'escursione non sarà, ma io cerco di incitarlo e di farlo parlare in modo che non presti troppa attenzione alla pendenza del sentiero.
Usciti dal bosco il panorama già si apre mostrando tutte le sue potenzialità.






La nostra meta sono due laghi alpini, il Lago di Varro ed il lago di Cornalta, ma la zona è particolarmente ricca d'acqua ed ogni nostro passo è accompagnato dal sottofondo dello scroscio d'acqua di qualche torrentello, che nei tratti in cui la pendenza si fa più marcata forma qualche piccola cascata.


Luca sta facendo parecchia fatica, me ne accorgo dal suo passo più lento e meno costante del solito (in effetti ha ragione, la salita è stata davvero una bella tirata) ma io non sento fatica, esaltato da una simile esplosione di natura così lo precedo per poi tornare indietro ad incitarlo un po' dirgli che ormai manca poco (anche se non è proprio così in realtà).

La salita gli da un minimo di tregua in un ampio pianoro dove si notano tracce di vecchi stazzi di pastori, prima dell'iltimo strappo che ci porterà alla conca del Lago di Varro, a 2.236 metri.







Luca è esausto, così dopo aver mangiato un panino insieme lo lascio a riposare sulle sponde del lago, all'ombra del Monte Tornone e in cui si riflettono tutte le montagne circostanti, e mi avvio di buona lena alla scoperta del Lago di Cornalta, che non voglio assolutamente perdermi.




Ed eccomi arrivare dall'alto a vedere il Lago di Cornalta: l'atmosfera e i colori, grazie anche alle nuvole che corrono veloci sopra la mia testa ricorda molto le Highlands scozzesi ed è assolutamente affascinante. Nel mio progetto iniziale di escursione c'era anche la possibilità di percorrere la cresta che si vede a destra nella foto sotto, fino a raggiungere la Cima di Cornalta, ma visto che ho lasciato Luca all'altro lago non mi va di lasciarlo troppo tempo da solo.Ritornando non posso fare a meno di guardare con ammirazione il Pizzo Tornello che con i suoi quasi 2.700 metri di altezza domina la zona: vedo anche qualcuno che sta scendendo da lassù in direzione del Lago di Varro...chissà, magari sarà per un'altra volta!



Iniziamo il lungo percorso per tornare alla macchina, cercando nei limiti del possibile di non rifare esattamente lo stesso percorso dell'andata, anche se in alcuni tratti è inevitabile, e così facendo troviamo ancora qualche salto d'acqua e un bivacco incastonato fra le rocce e molto ben rifornito: la Baita di Varro.
Passare una notte qui, nel silenzio di queste montagne, ad osservare le stelle e con la giusta compagnia dev'essere davvero un'esperienza emozionante!




Qui di seguito un breve video con lo sviluppo in 3d del percorso fatto.


Qui invece il riassunto della giornata con immagini e musica.


L'escursione fatta, seppur non presenti nessuna difficoltà per quanto riguarda il percorso e si estenda per poco meno di 11 km, è comunque molto impegnativa per quanto riguarda il dislivello da coprire: dai 1.100 metri scarsi di quota di dove si lascia l'auto si arriva agli oltre 2.200 metri del Lago di Varro e la quota massima raggiunta è stata di 2.326 metri, quindi va affrontata con il giusto allenamento nelle gambe.
Questo lo sviluppo del percorso fatto mentre la traccia gps si può scaricare da qui.































Lunedì 3 giugno 2019 Cascata di Prà Lavino da Passo Tremalzo E' passato un sacco di tempo dall'ultima escursione, davvero troppo, ed...