Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Sabato 01 Agosto 2015

A cavallo fra due laghi: Monte Navegna



Dopo la faticaccia fatta ad inizio settimana sul Sirente (o meglio, nello scendere dal Sirente...) avevo voglia di fare un giretto non troppo impegnativo ma abbastanza panoramico per scattare qualche foto.
Cercando in rete qualche spunto ho trovato che la vetta del monte Navegna, con i suoi 1.508 metri, poteva fare al caso mio, dato che da lì è possibile avere una vista panoramica sia sul Lago del Turano da una parte che sul Lago del Salto dall'altra.
Lascio l'auto in una minuscola e scomodissima piazzetta nel comune di Ascrea ed imbocco per il sentiero n. 333, che risulta essere abbastanza noioso almeno quando non ci sono affacci sullo splendido Lago del Turano; il sentiero non è particolarmente ben tenuto e segnalato però è piuttosto evidente e non ci sono grosse difficoltà a seguirlo.
Subito gli scorci panoramici sono piuttosto d'impatto.



La giornata è molto calda e lungo il sentiero, con una vegetazione molto fitta, si incontrano parecchie farfalle.


Sbucato fuori dal bosco, ad un crocevia del sentiero, in prossimità di un'area di sosta attrezzata con tavoloni, si incontra un fontanile, unico punto acqua incontrato nell'escursione.



Dopo uno strappettino di qualche centinaio di metri abbastanza impervio, il sentiero aggira il profilo della montagna, affacciandosi direttamente di nuovo sul Lago del Turano sottostante, le cui acque hanno un colore davvero brillante.


Percorso un nuovo breve tratto in salita si sbuca in vista della croce di vetta in un pascolo dove alcune mucche mi guardano un po' perplesse: guardandosi alle spalle il panorama è sempre degno di nota.



Eccomi arrivato in vetta, la salita non è stata particolarmente impegnativa ma il caldo di agosto si fa sentire parecchio: lo sguardo sull'altro lago, quello del Salto, che si vede da quassù da però un discreto senso di refrigerio.


La discesa avviene ripercorrendo la stessa strada dell'andata fino al fontanile dove prendo il sentiero che invece di scendere procede più o meno pianeggiante ed aggira il profilo della montagna; dopo un po' il sentiero si fa molto meno pianeggiante e soprattutto molto poco visibile, la segnaletica è pressoché inesistente ed in alcuni tratti faccio davvero fatica a capire la direzione da prendere. Dopo qualche tratto "a naso" riesco infine a ritrovare una traccia abbastanza evidente che via via si trasforma in vero e proprio sentiero fino a che dall'alto non comincio a vedere le case di Ascrea e capisco quindi di essere ormai alla fine del mio lungo giro.
Una volta ritornato alla macchina mi ridirigo verso casa, ma prima è d'obbligo una sosta sulle sponde del Lago del Turano per gustarmi una bella birra gelata e reintegrare così i sali minerali.

Il giro da me fatto misura approssimativamente 12 km, non presenta alcuna difficoltà e può essere compiuto in circa 4 ore; il tracciato gps può essere scaricato cliccando qui.




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