Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Mercoledì 11 Ottobre 2017

Pietra Parcellara dalla cresta sud e Pietra Perduca




Questo inizio di autunno sta regalando giornate splendide, ideali per un'escursione in montagna o, come in questo caso, almeno in collina.
La meta della giornata è l'Appennino Piacentino, la Val Trebbia e la famosa Pietra Parcellara, alla quale decido di aggiungere anche la vicina Pietra Perduca.
Risalita la Val Trebbia fino a Perino attraverso il fiume, oltrepasso il paesino di Donceto e parcheggio la macchina in quello che Google Maps chiama "Parcheggio Parcellara Sud" che in realtà non è altro che un piccolo slargo in cui possono trovare posto 3 o 4 auto, in prossimità di un tavolo da pic-nic.
Affronto di buona lena l'inizio di sterrata in leggera pendenza che mi mostra da subito la meta principale della giornata: il cono di roccia ofiolitica della Pietra Parcellara.


Proseguendo la sterrata si addentra in un bel bosco, diventando un vero sentiero molto ben segnato: al primo cartello che incontro mi viene indicato un tempo di percorrenza di un'ora per raggiungere la vetta della Pietra Parcellara; proseguo per il sentiero fino ad una piccola radura da cui si stacca il sentiero (segnalato per escursionisti esperti) che conduce in vetta passando per la cresta sud: lo imbocco fino a che non sbuco all'attacco della cresta.

Qui capisco perchè il sentiero venga segnalato come adatto ad escursionisti esperti: pur trattandosi di una montagna di soli 836 metri la salita da questo lato è tutta su roccia ed in parecchi punti vanno usate le mani per salire in sicurezza. Il percorso è abbondantemente segnato, non presenta vere difficoltà, ma va affrontato con la dovuta attenzione e calma perchè si tratta di una cresta molto aerea, dove il sentiero in molti tratti è piuttosto ripido ed in alcuni anche esposto; quindi diciamo che è meglio essere abbastanza abituati a certi tipi di percorsi in montagna per non avere problemi e, anzi, divertirsi a salire.



Mentre si sale vi sono splendidi affacci su tutta la Val Trebbia ed è ben visibile anche la seconda meta della giornata: la Pietra Perduca con la sua chiesetta.

Arrivare in vetta richiede una discreta fatica, ma come detto si rivela anche piuttosto divertente: finalmente scorgo la croce di vetta e la simpatica capretta che risiede abitualmente in cima e che scruta la parte finale della mia scalata con curiosità.


Dopo aver condiviso spontaneamente con la capra il mio panino (non ho avuto molta scelta, se non volevo che iniziasse a mangiarmi direttamente lo zaino...) inizio la discesa dall'altro lato, che si rivela molto più banale della cresta sud percorsa salendo, fino a che non mi trovo praticamente sopra il piccolo oratorio della Pietra Parcellara, con gli immancabili tavoli da pic-nic.


Poco distante dall'oratorio si stacca il comodo sentiero che conduce verso la Pietra Perduca, che si comincia a scorgere in lontananza ma mano che si procede in dolce discesa.


Il sentiero dapprima sbuca su strada asfaltata, per poi staccarsi di nuovo da essa, attraversando campi coltivati in cui i trattori sono all'opera, sino ad arrivare in progressiva discesa alla chiesetta di Sant'Anna, eretta nel X secolo ed abbarbicata sulla particolarissima roccia scura e compatta.

Anche da qui si gode di un'ottima vista su tutta la vallata, ma dopo aver constatato che le famose vasche d'acqua della Perduca, dette "letti dei santi", non ospitano al momento nemmeno un tritone decido di proseguire per chiudere il mio giro ad anello in questa giornata così speciale.
Il percorso ora è tutto in discesa e su strada asfaltata, che passa per piccole frazioni per lo più disabitate; volgendo però lo sguardo indietro verso la Pietra Perduca si può ammirare la sua particolarissima conformazione.


Il percorso da me seguito misura poco meno di 8,5 km e si può percorrere in circa 3 ore; come detto la salita dalla cresta sud della Parcellara può essere problematica per chi soffre di vertigini e non è particolarmente abituato ad aiutarsi con le mani nella progressione. Va comunque detto che nel punto in cui si stacca il sentiero che conduce alla cresta sud si può proseguire su comodo sentiero che con un giro più ampio conduce all'oratorio della Parcellara, da cui si può salire comodamente in vetta con un sentiero percorribile da chiunque in circa 15 minuti di cammino.
La traccia gps può essere scaricata da qui.






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