Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Lunedì 28 Settembre 2015

Sulle tracce della Prima Guerra Mondiale: salita al Monte Stino




L'amico e collega Luca ci ha preso gusto: l'escursione di inizio settembre l'ha esaltato a tal punto che vuole assolutamente accompagnarmi in un altro giro panoramico, così gli propongo questo bell'itinerario sulle montagne bresciane, che oltre alla bellezza del panorama abbina anche cenni storici piuttosto interessanti svolgendosi su sentieri e monti che hanno visto alcune battaglie della Prima Guerra Mondiale fra Italiani ed Austriaci.
Lasciamo la macchina nel paesino di Zumiè, frazione di Capovalle, e dopo qualche difficoltà a trovare l'inizio del sentiero iniziamo la salita all'interno del bosco; arrivati ad un bivio la mia traccia mi indica di prendere a sinistra, il che porta ad iniziare una lunga discesa che sul momento ci lascia abbastanza perplessi. La discesa si conclude in un punto panoramico dove col senno di poi avremmo potuto arrivare in auto ed iniziare da qui l'escursione.




Da qui si stacca un ampio e ben segnalato sentiero che taglia il fianco della montagna, inizialmente in dolce salita per poi aumentare la pendenza incrociando un sentiero che arriva da bordo lago, dal paese di Vesta; la giornata è piuttosto nuvolosa ma la vista sul Lago d'Idro è assolutamente notevole.



La vetta del Monte Stino (1.466 metri) si raggiunge poi abbastanza agevolmente: qui si trova un piccolo museo relativo alle vicende di questo monte durante la Prima Guerra Mondiale con alcuni reperti.




Tutto intorno alla vetta sono posizionati dei cippi che indicano le varie postazioni di mitragliatori e sentinelle: il confine con l'Impero Austro-Ungarico era a solo qualche centinaio di metri da qui.



Proprio sulla vetta, poi, si trova un cippo che aiuta a riconoscere le varie cime circostanti ed un cartellone che riporta dove erano posizionati lungo il Lago d'Idro tutti i cannoni a difesa del fronte Italiano.



Iniziando la discesa dall'altro versante si trovano ulteriori testimonianze di quelle che erano le retrovie delle truppe in prima linea.



Le nuvole non accennano a diradarsi ma non minacciano pioggia, così decidiamo di fermarci al Rifugio Monte Stino dove una birra fresca ci ha reso la veloce discesa ancora più agevole (avessimo saputo della sua apertura anche in un lunedì di fine settembre avremmo sicuramente assaggiato cosa aveva di buona da offrire la cucina piuttosto che consumare i panini portati da casa...).





Lasciato il rifugio la discesa è piuttosto veloce attraverso il bosco fino ad arrivare alla macchina.

L'escursione che abbiamo fatto è una facile e piacevolissima passeggiata di circa 12,5 km, può essere percorsa in 4 ore senza fretta e non presenta nessun tipo di difficoltà.
Con il senno di poi la cosa migliore sarebbe arrivare con l'auto direttamente in località Mandoal, dove la strada termina in corrispondenza del punto panoramico che si affaccia direttamente sul lago d'Idro, di cui alla prima fotografia (praticamente la punta in basso a sinistra nel tracciato dell'immagine qui sotto): in questo modo, infatti, si evita - partendo da Zumiè come abbiamo fatto noi - di guadagnare circa 200 m di quota per poi ridiscendere un bel po'.

Il tracciato gps può essere scaricato cliccando
qui.







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