Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Lunedì 21 luglio 2014

Alla Grotta di San Benedetto











Dopo lo spiacevolissimo episodio del giorno precedente in cui mio suocero ed io siamo stati caricati da una mucca appena sopra Fonte Canale, con mio suocero che ha avuto la peggio beccandosi una cornata nel palmo della mano (ma poteva andare molto molto peggio...), ho approfittato di una schiarita del meteo nel pomeriggio per ritentare e raggiungere in solitaria la prima meta delle escursioni pianificate per le vacanze estive in Abruzzo: la grotta di San Benedetto sopra Massa d'Albe.




Per evitare eventuali ulteriori spiacevoli incontri con animali dotati di corna ho scelto di salire dal sentiero più ripido e diretto, senza passare da Fonte Canale, che inerpicandosi lungo un canalone e costeggiando la boscaglia porta all'incrocio con il sentiero che arriva dal fontanile (utilizzato al ritorno) e la direttissima che porta al Monte Velino.
Da questo trivio sulla sinistra parte una deviazione ben segnalata che porta alla grotta di San Benedetto: qui il percorso si fa più tranquillo, almeno per il tratto iniziale, permettendo un po' di rifiatare dopo la ripida salita.
Arrivando in prossimità della grotta sembra quasi che questa rappresenti un volto umano, con le due aperture degli occhi e le fessure di bocca e naso.


Il panorama è splendido e le nuvole che riempiono il cielo lo impreziosiscono ancora di più; la pace e la tranquillità totali ed il solo rumore del vento fra gli alberi aiutano a rilassarsi ed a sentirsi un tutt'uno con la montagna.


Dopo aver suonato come da rituale la campanella all'interno della grotta, non volendo far troppo tardi ho iniziato la discesa, prendendo il giro più largo e meno ripido che passa da Fonte Canale, ripassando dal punto dell'attacco della mucca del giorno precedente.
Stavolta mi sono ben guardato dal passare vicino agli animali, anche se al contrario del giorno precedente non ce n'erano moltissimi.

Questa escursione si estende per circa 8,4 km ed io l'ho completata in 3 ore e mezza o poco meno; è possibile scaricare la traccia gps dell'escursione qui.



Nessun commento:

Posta un commento

Lunedì 3 giugno 2019 Cascata di Prà Lavino da Passo Tremalzo E' passato un sacco di tempo dall'ultima escursione, davvero troppo, ed...