Avvertenza: tutti gli itinerari sono stati percorsi personalmente, tuttavia, data la natura mutevole della montagna, le indicazioni devono essere considerate puramente indicative. Declino qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul blog e sull'utilizzo delle tracce GPS che si possono scaricare liberamente. Ricordo inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni riportate sono prettamente soggettive: durante le escursioni sta al buonsenso di ciascuno decidere come, quando e se proseguire o meno.

Giovedì 2 Agosto 2018

Campo Imperatore, Val Maone, Campo Pericoli, Monte Aquila, Monte Portella: che spettacolo il Gran Sasso!




Dopo la prima, splendida, escursione di queste vacanze estive è già tempo di affrontarne un'altra!
Sono anni che vengo in Abruzzo ma non mi sono ancora mai affacciato per davvero sui sentieri del Gran Sasso...sarà ora di rimediare. Ecco che l'occasione si presenta parlando con l'amico Francesco (Ciccio, che ringrazio subito per la splendida foto che mi ha scattato è che ho scelto di postare qua sopra, sotto al titolo), con cui siamo rimasti in contatto dall'anno scorso, il quale mi propone una "passeggiatona" nel cuore del Gran Sasso: impossibile dire di no.
Il ritrovo è al piazzale Marco Simoncelli di Fonte Cerreto da dove subito ci incamminiamo per prendere la funivia che ci porta velocemente ai 1.800 metri di Campo Imperatore.
Appena scesi dalla funivia veniamo accolti dall'andirivieni di un elicottero che fa la spola con il rifugio Duca degli Abruzzi, che si scorge sul crinale, per portare materiale necessario ai lavori di ristrutturazione in atto: davvero impressionante la velocità con cui il mezzo va avanti indietro, caricando e scaricando il materiale.


Subito dopo l'elicottero la vista si posa sull'osservatorio astronomico con le sue cupole argentate che brillano sotto il sole.


Il buon Ciccio è un accompagnatore d'eccezione e mi fa da Cicerone: si capisce subito che pur essendo Pugliese, queste montagne gli sono entrate nel cuore e mentre ne parla gli si illuminano gli occhi. In breve mi descrive la "passeggiatona" (gli piace definirla così) che stiamo iniziando ed imbocchiamo il sentiero che in lieve discesa si stacca sulla sinistra guardando il Duca degli Abruzzi e che porta verso l'imponente Pizzo Cefalone. Il sentiero è agevole e ben segnato e Zoe, la cagnolina di Ciccio, ci fa da intraprendente apripista.


Pizzo Cefalone non fa parte del giro odierno, quindi arrivati al Passo Portella prendiamo il sentiero che scende verso la Val Maone. Il panorama della valle è davvero spettacolare: davanti abbiamo il cono impervio della vetta dell'Intermesoli mentre sulla destra, a ridosso del crinale del Corno Grande vi è la conca di Campo Pericoli.



Arrivando alle famose Capanne (antichi stazzi usati dai pastori), visto che i fiori di cardo abbondano, c'è anche il tempo di cimentarsi in qualche simil-macro.



Dalle Capanne si ammira l'Intermesoli in tutta la sua spettacolare imponenza.

Proseguendo per la Val Maone si arriverebbe fino a Prati di Tivo, ma noi prendiamo il sentiero verso destra, che punta verso il Corno Grande e ci porta all'interno di Campo Pericoli, una conca di origine glaciale, vero cuore del Gran Sasso, su cui si affacciano tutte le principali vette della zona.
Da qui il Corno Grande inizia ad esercitare tutto il fascino ipnotico che la sua imponenza e la sua roccia chiara sanno sprigionare.

Arriviamo in prossimità del rifugio Garibaldi, con alle spalle il Corno Grande, e ci fermiamo un po', anche per mangiare il primo panino della giornata. Sul muro esterno del rifugio alcune tacche indicano, anno per anno, dove è arrivata la neve: praticamente ogni inverno viene quasi totalmente sommerso...impressionante!


Uno sguardo da qui all'Intermesoli e a tutto Campo Pericoli lascia davvero sbalorditi per tanta bellezza (la seconda e la terza foto gui sotto potrebbero idealmente formare un panorama a 180°, se non addirittura più ampio).





Ci rimettiamo in cammino ed uscendo da Campo Pericoli per giungere sul sentiero che conduce al Corno Grande torniamo ad incontrare altri escursionisti: il primo incontro, nemmeno a farlo apposta, è con l'amico comune Francesco (collega di Ciccio e mio compagno di avventura nella mitica escursione sul Cimone di Santa Colomba due anni fà), che insieme alla figlia sta proprio tornando dal Corno. Facciamo piacevolmente due chiacchiere ed un tratto di sentiero insieme, poi loro fanno ritorno verso Campo Imperatore mentre invece noi puntiamo verso la cima del Monte Aquila, per aggiungere questo altro punto di osservazione panoramica davvero privilegiato.
Davvero mozzafiato!








La vetta del Monte Aquila è piuttosto affollata e la nostra Zoe non fa fatica, da vera ruffiana, a farsi sfamare da tutte le persone presenti; ora da questo punto di osservazione Ciccio mi mostra la nostra prossima meta: il rifugio Duca Degli Abruzzi, che si scorge in fondo ad una spendida cresta.


Mentre ci incamminiamo verso il rifugio notiamo come il Corno Grande si sia coperto di nuvole scure, quindi per evitare sorprese acceleriamo il passo e percorrendo agevolemente i saliscendi della cresta arriviamo velocemente a destinazione. Il rifugio è molto accogliente, per quanto semplice, ed anche piuttosto affollato (il Gran Sasso ad agosto...), quindi ci accaparriamo due belle birre fresche e ci piazziamo sulla terrazza a mangiarci il secondo panino della giornata.
Le nuvole ora hanno avvolto anche il Monte Aquila dove ci trovavamo prima, si sente anche qualche tuono, ma a quanto pare il loro percorso non è uguale al nostro, così ci lasciamo alle spalle il Duca Degli Abruzzi e proseguiamo sulla cresta del Monte Portella: camminare in cresta con un simile panorama è davvero un'emozione impagabile.


Percorsa tutta la cresta del Monte Portella ci ricongiungiamo al punto in cui alla mattina avevamo iniziato la discesa per la Val Maone, chiudendo il grande anello di Campo Pericoli. Da qui ritornare alla stazione della funivia di Campo Imperatore è piuttosto veloce; prima di concederci la seconda meritatissima birra della giornata Ciccio mi mostra la vecchia stazione della funivia, dove è stato creato un piccolo museo molto carino ed interessante con macchinari d'epoca e una vista spettacolare verso valle.





Qui di seguito un breve video con lo sviluppo in 3d del percorso fatto. 


Qui invece il riassunto della giornata con immagini e musica.


La "passeggiatona" di oggi è assolutamente alla portata di chiunque abbia un minimo di allenamento, per lo meno se fatta nel periodo estivo, e per chi è assolutamente digiuno del Gran Sasso - come lo ero io - è davvero perfetta  perchè in meno di 14 km mostra tutta la maestosità di questo spendido complesso montuoso.
Il rifugio Duca Degli Abruzzi è un ottimo punto di appoggio, va però tenuto presente che all'infuori del rifugio non vi è acqua sul percorso.
La traccia gps può essere scaricata da qui.


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